‘Giulia Terra ricomparve nella mia vita dopo sette anni. Ero certa che non avrei più sentito parlare di lei; l’avevo relegata nel passato remoto della memoria, sicura di non incontrarla mai più. E’ vero, dall’ultima volta che l’avevo vista, non era trascorso giorno in cui non avessi dedicato un seppur fuggevole pensiero a quella troia, ma i ricordi avevano smesso di farmi male e Giulia era diventata parte di un passato a cui pensare con distacco o a cui non pensare affatto.’
Inizia così Il Mai di Annalisa Casalino (Autodafé Edizioni, 2010), romanzo ambientato tra Pesaro Urbino e Madrid. Arianna, protagonista e io narrante, è una trentenne piena di conflitti, da poco rientrata in Italia dopo un lungo soggiorno all’estero. Convinta di ‘aver giocato male le sue carte’ vive nell’insoddisfazione di un lavoro monotono e mediocre. A precipitare le cose, la scoperta del ‘suo’ romanzo, scritto dieci anni prima e rubatole da un’amica, nella vetrina di una libreria. Questo episodio getta Arianna in una crisi profonda, la costringe a ripercorrere oltre un decennio della sua vita e a rievocare gli anni di studio a Urbino con le amiche Lucia e Chiara, la passione condivisa per i libri e la scrittura, le esperienze estreme di sesso e droga, ma soprattutto il legame con la spregiudicata e bellissima Giulia Terra, che con astuzia e freddezza si insinua nel gruppo di amiche.
Con linguaggio crudo e un tocco di ironia, attraverso il doppio binario narrativo di presente e passato, il romanzo mette in scena uno spaccato di vita attuale dove i personaggi danno voce a temi condivisibili da molti lettori, quali l’amicizia, il tradimento, i conflitti famigliari, le aspirazioni giovanili e il passaggio all’età adulta.
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